martedì 10 luglio 2007

"Non credo che ci siano leggi nei sentimenti. Ma è una specie di arco, no? Può essere tondo o lungo o basso o stretto e alto come una porta, e magari prima ancora che tu incontri qualcuno hai già dentro di te l'inizio di una curva e lo senti e non capisci cosa sia. Poi ci sei sopra e fino a un certo punto ti sembra di salire e salire soltanto, e ti fermi e sei in alto e ti sembra che possa durare così per sempre e non ti rendi conto che stai già cominciando a scendere verso terra di nuovo.

Ho sempre pensato di trovare un arco d'amore che non finisce mai.

E secondo te quanto dura un arcodamore?- le ho chiesto- La parte vera, non quella che poi magari continua sottoterra come uno scavo di talpa.

Dipende - ha detto lei.

Alla fine ho detto: E se uno non ha voglia di vedere scendere l'arco cosa deve fare? Tagliarlo nel momento migliore? Senza aspettare? Saltare giù come si salta da una finestra?

Non capivo come i pensieri più inconsistenti una volta tradotti in parole possano incidere sulla realtà con la stessa forza dei dati di fatto, riescano a modificarla e lasciarla modificata con il loro peso. Non capivo come dei semplici suoni concatenati possano cancellare intere concatenazioni di gesti, e cambiare il senso di una storia dalla fine verso l'inizio, scavare veri abissi di fronte a cui qualunque ponte sospeso di semplici suoni concatenati sembra inadeguato.

("Arcodamore", Andrea De Carlo)


Listening to "I'll stand by you" The Pretenders

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