mercoledì 30 gennaio 2008

Scusa ma ti chiamo film

Ho visto Scusa ma ti chiamo amore. La trama è già conosciuta, un quasi-quarantenne pubblicitario (Raoul Bova) in piena crisi sentimentale incontra (si scontra) una bella e spensierata ragazza diciassettenne (Michela Quattrociocche) prossima alla maturità, se ne innamora e nasce una splendida storia d’amore. Complici questi tempi in cui le ragazze “maturano” molto prima e gli uomini crescono molto dopo? Ahah! Non mancano il contorno di amiche di lei/amici di lui, scene struggenti stile Titanic con tanto di frasi romantiche in sovrimpressione dove viene scomodato perfino Shakespeare. La ballata delle scene banali a partire da lei che si fa accompagnare a un’importantissima gara di surf dove a quanto pare partecipa solo lei, ma il culmine si raggiunge con la scena (di sesso) sulla terrazza e poi nel letto; 'Ti voglio/sei mia/sei mio" cos'era? Un brutto sogno? La recitazione di lei è un brutto sogno. L'incidente dell'amica è un pessimo sogno, così come la casa nel faro, i dialoghi, l'amico idiota che si fa cani e porci e anche la moglie di uno dei piu cari amici, il protagonista che scopre tutto ma non dice nulla per non turbare l'equilibrio.. Recitazione pessima, storia penosa e musica inadatta. Peccato. Da vedere solo se non paghi e sopratutto se hai quarant'anni e lei diciassette e speri nell'immedesimazione :-)

domenica 20 gennaio 2008

Citazioni

"Non riesco bene a capire che relazione hanno i miei gesti con quello che provo, se sono all'origine o sulla coda, o di fianco alle mie sensazioni. Non riesco bene a capire in che modo i gesti di Malaidina seguono i miei pensieri o li precedono; in che modo i suoi polpastrelli scorrono sulle mie immagini mentali e le fanno scivolare una sull'altra alla rovescia fino all'origine delle mie voglie.
Penso ad altre cose da dire, ma in questo momento le parole mi sembrano rigide e limitate come piccole gabbie, con sbarrette intessute così fitte che è difficile capire cosa racchiudano, a meno di non poterle osservare controluce molto da vicino.Mi sembra che in realtà ogni sensazione o voglia o idea venga racchiusa in una specie di gabbia, diversa per forma e dimensione a seconda di quello che contiene. Ci sono gabbie lunghe e strette per desideri lineari, gabbie cubiche per immagini mentali ben definite, gabbie a cono per modi di fare, gabbie cilindriche per modi di essere; gabbie minuscole per piume di impressioni. Ma adesso sto pensando a quelle ancora più piccole, il cui contenuto è così volatile e difficile da maneggiare direttamente che da renderle indispensabili a chiunque non sia disposto a investire tempo in inseguimenti lunghi e spesso inutili. Così uno si procura una gabbietta, o una serie completa di gabbiette calibrate come i piccoli pesi di una bilancina da orefice, ed è sicuro di poter definire qualunque cosa. Uno può leggere le sue gabbiette in un libro, guardarle alla televisione, assimilarle da altri mentre parlano o fanno gesti o anche solo stanno fermi.Così se uno per esempio vuole dire "tocco i capelli", dispone tre gabbiette in successione, le allinea senza alcuna difficoltà. E certo non è nella natura delle tre gabbiette dare informazioni sulla consistenza dei capelli, o sul loro modo di riflettere la luce o scomporsi al contatto delle dita, né dipingere il gesto di chi tocca, nel suo volgersi e allungarsi, né sicuramente dare un'idea delle ragioni del toccare i capelli, o delle non-ragioni, o comunque di quello che c'è sotto e dietro il toccare i capelli, questo toccare i capelli in particolare, come gesto distinto da altri simili che lo hanno preceduto e forse lo seguiranno.Tocco i capelli di Malaidina, in ogni caso; li scompiglio con la mano. Lei gira la testa sul cuscino; sorride; di un sorriso lento e stanco."

Listening to "Desert Rose" Sting

cambiare impone cambiamenti

Se sono nervosa piango e tanto pure. A volte metto il broncio, a volte spesso. Quando mi arrabbio non urlo, di solito mi zittisco e rodo dentro..quanto RODo. Credo di non fare paura quando mi arrabbio, a meno che non mi prendano gesti isterici tipo tirare le cose.. Non mi sento vendicativa prima o poi tutti pagano.forse. Mi piace fare regali, ma quelli che sento, anche se ultimamente non ne faccio molti. Ho un salvadanaio pro-ferie, pieno di ragnatele. Mi piace cenare in compagnia, preferisco il salato al dolce. Il gorgonzola mi fa schifo.La trippa mi fa schifo, non la mia ahahah. Non ho paura del buio, ultimamente non ho paura, l’unica cosa di cui sono terrorizzata sono i serpenti e tutte le cose che strisciano.Penso di potermi migliorare.Non sopporto chi si lamenta (di sottecchi) di qualunque cosa.Mi piace fare fotografie ovunque. L’ultimo film che ho visto mi è piaciuto anche se un po’ crudo (la promessa dell’assassino). Non riesco a leggere un libro intero da mesi ormai, ne ho cominciati tanti ma mai finiti.Ma mi piace leggere.Mi piace guardare Very Victoria.Sono delusa dal lavoro.Mi licenzio.Sto ascoltando Ligabue anche se non mi fa impazzire.Non ho avuto strani incontri negli ultimi periodi.Ho l’abitudine di mettere sempre le stesse cose.Mi sarebbe piaciuto imparare a suonare la chitarra.Sono anni che non vado in montagna con la neve.Da piccola il gelato che prendevo era sempre stracciatella e amarena.Mi piace il colore rosso.Una volta avrei detto il blu. Le cose in camera mia sono in ordine sparso.Per prima cosa di una persona osservo il volto.Sono infelicemente complicata.Mi ritengo un persona buona ma con certi difetti che mi fanno sembrare cattiva ahahah.Quando sono agitata mi tocco i capelli e mi guardo in giro e.. Sono permalosa.A volte mi cercano per sentirmi altre tante volte mi cercano per chiedermi qualcosa.Anche l’ultimo mattone di casa mia sa cosa voglio.

Listening to "Hummingirds" Venus Hum

sabato 19 gennaio 2008

il mondo era l'arca e noi eravamo Noè

Graziano Cecchini è un artista. Un artista futurista. Il nome non vi dice niente ma è lui l’autore che tinse la fontana di Trevi qualche tempo fa (ahimè pensavo fosse la Brigliadori io..) ed è lui che mercoledì lancia mezzo milione di palline colorate dalla scalinata di Trinità dei Monti a Piazza di Spagna. Io voglio lavorare con lui, altro che Neil di Art Attack questo è il Neil reale! Dopo poche ore dal gesto artistico le palline sono apparse in vendita su E-Bay, ma non saranno troppi 50€ per una pallina in pvc??
Listening to "2030" Articolo 31

martedì 15 gennaio 2008

un Volo adulterino

E così ho deciso di andare a vedere “Bianco e nero”, sono fan di Ambra da quando tornavo dalle elementari e guardavo Non è la Rai, Fabio Volo io l’amo, mi piace, ho letto i suoi libri, quando posso ascolto Il volo del mattino su radio Deejay, lo seguivo in Italo-Spagnolo, in Cà-Volo, in Italo-Francese e alle Iene, e non mi ha mai tradito, non mi ha tradito neanche quando ha provato a far l’attore su Manuale d’amore 2, l’ospitata di Volo ci stava, ma fino a quando la durata della performance è limitata, un film è troppo, un film non è per te.. Bianco e Nero è uno dei film più brutti che abbia visto fare al cinema, potrà tranquillamente passare in prima serata in due puntate nella prossima stagione Rai, categoria razzismo-tradimento. Storia di un’attivista italiana (Ambra Angiolini) che si occupa d’Africa, costringe anche il marito Carlo a interagire con il suo lavoro, ma al marito (Fabio Volo) non gliene può fregare di meno..fino a quando durante un incontro interculturale, Carlo incontra la bella Nadine, senegalese che lavora all’ambasciata e da lì inizia la passione, un colpo di fulmine per i due.. La regia della Comencini non frutta, scene che sembrano quasi tratte dalla migliore delle serie di Incantesimo, attori poco producenti, Ambra non ha dato il meglio di sé, in Saturno Contro si era meritata perfino un David di Donatello come miglior attrice non protagonista ma qui non c’è paragone, non merita nessun premio, e Fabio Volo pure, la scena di sesso che lo vede protagonista è la peggiore che abbia mai visto, zero passione, e poi mi esonero da ogni commento su Nadine, l’attrice di colore, che non ho capito se per natura o per esigenze di copione recitava come i vucumprà di Rosolinamar. Assolutamente banale la storia in sè, lenta, soporifera e mai coinvolgente, unica cosa da sottolineare la buona recitazione della Ricciarelli, unica nota positiva di due drammatiche ore..
Listening to "Man I feel like a woman" Shania Twain

sabato 12 gennaio 2008

del doman non v'è certezza

Stanotte ho fatto un sogno. Ho ricordato un sogno. Vado avanti, forse attendendo qualcosa, cercando nei fatti di tutti i giorni segnali di cambiamento e miglioramento della solita routine. La routine rovina le persone. Ci sono giorni in cui mi scopro nostalgica dei momenti passati e giorni in cui sono ansiosa di poter assaporare gli avvenimenti che mi attendono in futuro. Ci sono anche giorni in cui ne ho le palle piene di tutto e vorrei poter dar sfogo a tutti quei pensieri, quei sentimenti che combattono al mio interno e vogliono uscire, sotto forma di un urlo, di un pugno o di un bacio ed un abbraccio. Tutti gesti che trattengo dentro me e che dovrei forse mostrare di più. Come un mare in tempesta e calmo allo stesso tempo pieno di rabbia tristezza gioia passione, serio logico e forse paziente.
Mi commuovo per cose forse stupide, quando riesco a vedere quanto siano belle le immagini, i gesti ed il mondo che ogni giorno ci passa sotto gli occhi, dovremmo soffermarci di più senza darlo per scontato e non guardarlo come una cosa ovvia, lasciandolo scivolare via. Rimpiango a volte di non poter condividere tutto quello che sono e che scopro. Intanto prendo fiato e mi godo lo spettacolo.

Listening to “Unsaid” The Fray

lunedì 7 gennaio 2008

postcard



dopo la cartolina di Lady D mi mancava la guardia inglese.. Grazie!

Listening to "Kids" R.Williams feat. K.Minogue

mercoledì 2 gennaio 2008

mordi e fuggi a roma

La musica di Giorgia ha animato la notte dell' ultimo dell'anno per le oltre 200 mila persone che, secondo gli organizzatori, hanno assistito al concerto organizzato nella cornice del Foro di Traiano.

Io c’ero. Ho brindato in quel di Roma.
ROMAntica Roma, batte Venezia.
Roma con 200 mila persone, siamo arrivati presto e ci siamo appostati quasi in pole. Zaini pieni di bibite e tanta voglia di far casino. Dj Mixo alla consolle..e chi è? Buono però, anche un po’ alternativo.. Si attende il concerto di Giorgia, vabbè, ho il greatest hits (masterizzato) ma non sono una fan, e poi il capodanno con Giorgia pensavo fosse un po’ una para, avrei preferito un Giuliano Palma piuttosto. Invece no, Giorgia avrà suonato un’oretta abbondante ed è anche stata brava, melodica, molleggiata ed è riuscita a riadattare canzoni strappalacrime in chiave festosa-danzante-di fine anno. Mi è scoppiato tutto con Un’ora solo ti vorrei, è sempre stata una delle mie poche preferite, però dai si è rivelata una buona esibizione. Conto alla rovescia, mezzanotte e via.. 2 0 0 8 ! Nuovo anno. Bellissimo stappare le bottiglie ed essere bagnati da litri di spumante, è stata una sensazione piacevole, auguri a tutti, auguri alla famigliola romana vicina a noi, auguri a Miranda del Goldoni e alle sue amiche, auguri alla coppia tenera vicino a me, auguri al gruppo di allegri toscani che ci hanno sopportato, auguri ai maghrebi di Roma e auguri a Andrea la brasiliana-spagnola sola a Roma a Capodanno. Adoro vedere la gente insieme festeggiare, gente qualunque, gente allegra. Abbiamo dispensato la piazza dell’altare della patria di candelette quelle che fanno tutti i luccichii, assensi e dissensi romani, ma poi è festa e tutti approvano. Ottimo. Giro turistico, monetina più desiderio alla fontana di Trevi anche se credo di aver erroneamente buttato tipo dieci euro di moneta.. Giro in piazza di Spagna e tour per via Condotti..e ci si avvia verso la stazione, praticamente morti, l’alcool ora si sta dando nella fase peggiore..taxi, e dritti in stazione. Il primo treno ci sarà dopo due ore, seguono riposino e colazione, e ci si avvia verso casa, eurostar con cambio a bologna. E si comincia un nuovo anno e sembra quasi un sogno, fino a poco fa eravamo a Roma in mezzo a un mare di gente, a volte il tempo bisognerebbe proprio fermarlo.. Auguri..

Listening to “Song to say good bye” Placebo