giovedì 1 novembre 2007

le mie lettere non conoscono recapiti

Sono curiosa.
Sorpresa dal mondo.
Mi emoziona la velocità del volo, ma so leggere il paziente persorso di una goccia di rugiada lungo la sua foglia.
Del mare godo a leggere la profondità, dei sogni provo a ricordarli e a ricordarne i colori, della gente cerco prima l’ombra.
Mi sorprendo a sentirmi crescere, godo al pulsare del sangue nelle vene.
Mi esalta il silenzio che silenzio non è mai. Provo a coglierne i suoni del pensiero.
Leggo le mani, quando le mani dicono.
Mi piace raccontarmi vite che non so, interpreto volti anonimi. In giro, in macchina, dentro uno stadio, in una chiesa, in un bar, lungo i marciapiedi.
Provo a stupirmi di dove vivo.
Ho imparato a sopravvivere senza le notti stellate. So riconoscere la complicità della luna anche dentro a un parcheggio.
Mi emoziona l’odore della ferrovia e il sordo brontolio del treno in arrivo.
Amo partire perché già assaporo i sottili fremiti del ritorno.
Mi esaltano le luci, le luci da distante, le luci di un centro, le luci di fabbriche di ponti di auto.. Non sono mai riuscita ad odiare la folla. La gente mi intenerisce, mi piace guardare come cammina, interpretarne i passi. Mi sorprendo a inventarle destinazioni – forse destini- inevitabili. Stupisco dei percorsi altrui.
Ho imparato a rispettare la cadenze del dolore così simili ai ritmi del gioire.
Godo del nulla, manifesto perché so che il nulla è sempre qualcosa. Mi culla il primo verso di un neonato e mi perdo a interpretare il ronf del gatto.
Concedo anima agli oggetti. Regalo radici a piante di roccia.
Offro perché e non chiedo.
Mi amo quando amo.
Amo immaginarmi amata.
Mi perdo lungo strade di sguardi. Occhi. Lampi che sanno togliere il fiato. Oceani e tundre, strade lente, affannose, praterie ritmate da venti lievi, il dare inconscio, improvviso, segreti rubati in pochi attimi.inviolabili forzieri.
Listening to "Paranoid Android" Radiohead

1 commento:

Anonimo ha detto...

rain down come on rain down on me...from a great hight...