martedì 9 ottobre 2007

Futuro (incerto)

Non so cosa ne sarà del mio destino.
Il pensiero mi tiene sveglia, mi fa ammirare le stelle anche senza alzare le persiane, non mi do’ pace nell’ipotesi che un sogno possa rimanere appeso nel percorso distratto dei pensieri in mutazione. Si piange per amore o si muore per un sogno, ci si stupisce come bambini e con lo stesso stupore si cammina per strade lunghe e alberate senza sapere che in fondo ad ognuna di esse c’è la sua realizzazione o semplicemente la sua fine.
Ognuno segue la sua strada alberata, caotica o solitaria, ognuno segue ciò che sente e che desidera. Puoi rimanere in estasi per quel via vai di voci e parole, di ragioni e sentimenti, di canzoni che ricordano il passato o di poesie giuste e azzeccate per il futuro, ma se guardi alla vita con lo stesso entusiasmo di un bambino che sta imparando a capire t’accorgi che vivendo, sbagliando o solo percorrendo quelle strade riesci ad arricchire parte del tuo bagaglio fatto di emozioni, di sogni, di incontri strampalati e di felicità fatta a sprazzi abbaglianti come i fari nelle strade buie.
Se mi concentro potrei guardarmi da fuori e vedere me stessa triste o allegra, furiosa o silenziosa, svuotata o solo stanca, potrei vedermi in una strada assolata piena di gabbiani, di parole gettate al vento, di azioni sconsiderate e di passioni travolgenti, di vuoti da riempire e di pieni stracolmi da alleggerire.
Ogni esperienza arricchisce il viaggio, ma chi l’ha detto che non abbia voglia di riposare per un po'..?!..

Listening to "Strano il mio destino" Giorgia

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