lunedì 21 luglio 2008

con calma, con molta calma

Vado a Rosa un po’ prima nel fine settimana, è sempre una para trovare un parcheggio. Provo a fare un giro per il centro..nulla. Provo a vedere nella viuzza stretta che affianca la piadineria..ma niente, non ci sto. La mia Tipo è leggermente lunga e non ci sta :-(
Retro e via, setaccio il parcheggio della chiesa..nulla. Ormai si fanno le 4 dovrei già essere in servizio..i miei dieci minuti di anticipo si sono fottuti in false speranze. Rifaccio il giro per il centro, vedo un buco, provo qualche manovra (senza servosterzo) ma niente da fare..non ci sto neanche qui :-( Passa una coppia sui 45, tipici della coppia senza figli, di quelle coppie che sembrano aver tutto programmato, maniaci della precisione. Lui ombrellone e frigo e minizaino e cappello alla pescatora, lei zaino e occhiali da sole rotondi con la catenella per tenerli al collo, capelli biondicci raccolti in qualche maniera, una crocchia appassita..lei svampita. Lei mi guarda e mi fa capire che stanno per andare via..mi illumino.. .. ..ho trovato un parcheggio :-D Sono di fronte a me, posto ghiotto all’ombra, aprono l’auto, un’opel corsa o qualcosa di simile. Lui si dedica al bau(l)e, sistema per bene l’ombrellone in fondo. Lei spalanca le portiere. Lui sistema il frigo. Lei nel frattempo si dedica a togliere tutte le varie tendine parasole di cui l’opel è tappezzata. Lui apre il frigo, sorseggia lentamente dell’acqua. Si fa tardi ma non posso fare molto, mi accendo una sigaretta. Lui chiude il frigo giostyle, passa lo zaino a lei che lo sistema nel sedile posteriore. Lei estrae una busta di plastica, la passa a lui. Lui si siede in macchina e si toglie a colpetti leggeri la sabbia dai piedi -per un attimo sembra un massaggio- fruga nella borsina e si cambia le ciabatte. Lei nel frattempo chiude le portiere. Si tiene i sandali ma non ha sabbia lei. Prova a vedere se ha abbastanza spazio per salire in auto. Ma non ce la fa. Hanno a disposizione 6 metri dietro e un mezzo metro abbondante davanti per fare tutte le dovute manovre. Ma nulla. Lei si piazza lì e come la più svegliona delle vigilesse le indica tutte le manovre da fare..sale in macchina, e non contenti decidono di fare inversione di marcia. Mi sto fumando il filtro ormai. Hanno liberato il posto. Parcheggio. Mi osservano. Io gentilmente faccio un cenno con la mano e li ringrazio.. mi guardo in torno e nel frattempo si erano liberati altri trenta parcheggi intorno a me.. Non c’è fretta..con calma, con molta calma..Grazie e buona giornata.

Listening to “Lovesongs (they kill me)” Cinema Bizarre

1 commento:

carpe diem ha detto...

mi sembra che tu abbia descritto in qualche riga i miei genitori, per foruna mio papà (camionista) è + svelto a manovrare!