venerdì 7 novembre 2008

faccio presto, vado in Norvegia e torno!

Mai avrei pensato di andare in Norvegia entro l’anno. Si decide il mercoledì e il giovedì ora pranzo siamo già ad Oslo. Incredibile quante cose diverse si possono fare in poche ore, mentre il popolo dormiva io stavo andando a Bergamo a prendere un aereo che mi avrebbe portato nella capitale della Norvegia, con atterraggio nell’aeroporto più piccolo della città, ad un’ora e mezza dal centro. Mi immaginavo di atterrare sopra un lastra di ghiaccio con una pista amatoriale non ben definita. Non sapevo che cosa mi aspettava. Non ho mai fatto un viaggio così impreparato, niente guida della città, niente moneta locale e niente tempo per pensare a cosa mettere in valigia e a cosa poi si può aver dimenticato. Ma poi mi ricrederò e anche se ho il vizio di programmare e sapere sempre tutto di un viaggio devo ammettere che è proprio vero che le cose improvvisate sono le migliori. L’unica cosa è che forse l’ho vissuta troppo in fretta, non so se mi spiego, mi dispiace di aver bruciato un po’ di tappe, perché non ho avuto nemmeno il tempo di rendermene conto che già ero là. Avrei voluto rivivere quelle giornate per un paio di volte al giorno, tipo ripetizione. Oslo pace interiore, spettacolarmente bella, tranquillissima e nemmeno tanto grande, una Oslo non dispersiva e concentrata su un’unica via principale, la Karl Johans. Un po’ di esagerazione sui prezzi (9€: Marlboro, 8,40€: una pinta di Guinnes), ma si sa ogni città in cui si è diretti spesso si dice sia la più cara.. ma qui credo di aver raggiunto l’apice..neanche Londra fu tale! Forse i nostri amici osloviti ci mettono in conto anche l’aria che respiriamo, forse è un pegno da pagare per il nostro disturbo, è così tutto in ordine là. Non c’è na cosa fuori posto, perfino le foglie ai piedi degli alberi sono sistemate bene, e anche l’erba verde dei prati sembra un tappeto brillante, poi sarà che tutti ti fanno sentire terribilmente inferiore quando sfoggiano il loro inglese fluente ma magari sarà anche perché i film non sono doppiati e hanno sottotitoli in norvegese (?). Oslo armoniosa direi, il mare, il faro, la fontana-soffione-pavone, il castello, la fortezza, le guardie, il porto, le sculture del porto, gli uffici del porto, gli uomini d’affari del porto, il parco con la statua del bambino arrabbiato in bronzo che si vedeva in ogni guida, e che poi da vicino non era granchè, ho preferito le enormi sculture in marmo e la grande piramide umana centrale e poi ho invidiato da matti la penisola benestante di Bygdǿy con la mini spiaggia. Ho apprezzato Oslo la domenica mattina così silenziosa e dormiente e senza traccia dei festeggiamenti di qualche ora prima. Ho osservato a lungo il fiordo di Oslo da diversi punti della città e l’ho adorato per la varietà di colori e per tutti i riflessi che mi ha regalato, per tutte le foto scattate e per tutta la tranquillità che mi ha trasmesso durante questo gran bel viaggio.. anche un po’ interiore se vogliamo..

Listening to “Beginn’” Madcon

lunedì 20 ottobre 2008

Il venerdì 17 ci fa un Baffo



All'uomo più forte dell'universo, per il potere di Grayskull! La forza sia con te caro dottore! Congratulazioni!

mercoledì 10 settembre 2008

CA-s-PITA !

Mi capita di rompere un vaso. Di prenderci contro accidentalmente e di vederlo oscillare e dopo un secondo vederlo in frantumi sotto i miei occhi. Rimango immobile, stupita, basita. Osservo i mille pezzi. Mi dispiace da matti.. se fosse stato mio non sarei qui a narrare questa storia.. era il vaso di un “amico”, a casa sua. E io l’ho rotto. Un vaso di Luigi 16. Un vaso con l’assicurazione. Scaduta. Un vaso con la garanzia. Un vaso di una villa del Brenta. Un vaso preso ad un’asta storica. Un vaso raro, unico. Insomma.. ho rotto un signor vaso, nemmeno degno del museo etrusco di Adria visto che era custodito a casa del mio “amico”. Un vaso da 1280 € più iva. Ma io me la sarei cavata con soli 500€.. Gli amici eh.. Per fortuna che mi è stato fatto un prezzo di favore. Anche l’amicizia ha il suo valore..

Il vaso è in terracotta refrattaria ingobbiata (?) valore stimato 100€.

Listening to “L’amico è” nonricordodichisia

martedì 9 settembre 2008

introspezione a casaccio

C’è l’aria di settembre.. siamo a settembre. E sto per chiudere il mio contratto stagionale, le giornate si sono accorciate e mi fa sempre uno strano effetto. A breve sarò una disoccupata in cerca di un’occupazione. Ma ormai ci ho fatto il callo. Arriva la notte e mi sento un po’ sola, scoperta senza tutti i rumori che mi circondano durante il giorno. Silenzio, osservo la luna, stanotte l’ho vista, quasi come un miraggio, la luna è una delle cose più belle che esistano. E rimango lì davanti, inerme e sola con tutti i miei pensieri, coi miei fantasmi che sono lì come avvoltoi in cerca di una carcassa. Ti rincorrono e senti il fiato sul collo. Stufa di ricamare gli attimi, stanca di lucidare le piccole cose ossessivamente. Stanca di allenare la sensibilità con l’insignificante. Grechette decori e quadretti, psicanalisi spiccia, e introspezioni a caso. Frammenti che si concludono da sé per poi spegnersi, privi di legami col resto e senza conseguenze sul resto. C'è una specie di me che sta ancora aspettando che gli faccia un cenno. Ho voglia di sentirmi viva, di ascoltare canzoni sdolcinate e immedesimarmi in ognuna. Rispolvero gli Smashing Pumpkins e mi sento già meglio.. in fondo mi sento viva. Davvero.

Listening to “To Sheila” The Smashing Pumpkins

mercoledì 27 agosto 2008

DOVE ti porta al cuore


vorrei parlare di tutto e di niente. Mi godo un po’ di meritato riposo. Mi godo un po’ di spensieratezza. Sono alla ricerca di un nuovo deodorante, e posso permettermi di dire che in questi giorni è uno dei miei pensieri principali, tutto ha un inizio e una fine e scoprire che hanno smesso di fare il deodorante che usi da una vita è un vero trauma. Tipo ricominciare da zero. E così sia. Ricomincio da zero, ricomincio da qui, da un deodorante nuovo adatto a me..

Listening to “Speed of sound” Coldplay

lunedì 21 luglio 2008

con calma, con molta calma

Vado a Rosa un po’ prima nel fine settimana, è sempre una para trovare un parcheggio. Provo a fare un giro per il centro..nulla. Provo a vedere nella viuzza stretta che affianca la piadineria..ma niente, non ci sto. La mia Tipo è leggermente lunga e non ci sta :-(
Retro e via, setaccio il parcheggio della chiesa..nulla. Ormai si fanno le 4 dovrei già essere in servizio..i miei dieci minuti di anticipo si sono fottuti in false speranze. Rifaccio il giro per il centro, vedo un buco, provo qualche manovra (senza servosterzo) ma niente da fare..non ci sto neanche qui :-( Passa una coppia sui 45, tipici della coppia senza figli, di quelle coppie che sembrano aver tutto programmato, maniaci della precisione. Lui ombrellone e frigo e minizaino e cappello alla pescatora, lei zaino e occhiali da sole rotondi con la catenella per tenerli al collo, capelli biondicci raccolti in qualche maniera, una crocchia appassita..lei svampita. Lei mi guarda e mi fa capire che stanno per andare via..mi illumino.. .. ..ho trovato un parcheggio :-D Sono di fronte a me, posto ghiotto all’ombra, aprono l’auto, un’opel corsa o qualcosa di simile. Lui si dedica al bau(l)e, sistema per bene l’ombrellone in fondo. Lei spalanca le portiere. Lui sistema il frigo. Lei nel frattempo si dedica a togliere tutte le varie tendine parasole di cui l’opel è tappezzata. Lui apre il frigo, sorseggia lentamente dell’acqua. Si fa tardi ma non posso fare molto, mi accendo una sigaretta. Lui chiude il frigo giostyle, passa lo zaino a lei che lo sistema nel sedile posteriore. Lei estrae una busta di plastica, la passa a lui. Lui si siede in macchina e si toglie a colpetti leggeri la sabbia dai piedi -per un attimo sembra un massaggio- fruga nella borsina e si cambia le ciabatte. Lei nel frattempo chiude le portiere. Si tiene i sandali ma non ha sabbia lei. Prova a vedere se ha abbastanza spazio per salire in auto. Ma non ce la fa. Hanno a disposizione 6 metri dietro e un mezzo metro abbondante davanti per fare tutte le dovute manovre. Ma nulla. Lei si piazza lì e come la più svegliona delle vigilesse le indica tutte le manovre da fare..sale in macchina, e non contenti decidono di fare inversione di marcia. Mi sto fumando il filtro ormai. Hanno liberato il posto. Parcheggio. Mi osservano. Io gentilmente faccio un cenno con la mano e li ringrazio.. mi guardo in torno e nel frattempo si erano liberati altri trenta parcheggi intorno a me.. Non c’è fretta..con calma, con molta calma..Grazie e buona giornata.

Listening to “Lovesongs (they kill me)” Cinema Bizarre

martedì 15 luglio 2008

caos calmo (non il film)

Penso che il testo de “Il solito sesso” di Max Gazzè sia uno dei migliori che abbia mai sentito. Penso che lo voglio vedere dal vivo.
Penso che a certe persone faccio antipatia, ma da un lato non mi interessa, dall’altro un po’ mi dispiace perché spesso non vanno più in là dell’antipatia iniziale.
Penso che il figlio di Maradona sia un gran maleducato.
Penso che i miei si subiscano tutti i miei malumori raramente provocati da loro.
Penso che avrei voglia di leggere un bel libro. Proprio di divorare un libro.
Penso all’ultima stella cadente che ho visto..di ritorno dai Baustelle :-D
Penso che il desiderio non s'è ancora avverato.
Penso che ci sono persone che non sento mai ma che so che ci sono.
Penso di sembrare menefreghista a volte.
Penso tanto che mi fa ridere che la gente mi reputi menefreghista.
Penso di essere in panchina..penso che sia una partita importante e io sono seduta qui che osservo.
Penso che il mio lavoro mi piace.
Ma penso anche che è fatto di tante rinunce.
Penso che mi rifarò.
Penso di essere fuori allenamento.
Penso che mi serva l’estro per fare una cosa fatta bene.
Penso che mi dispiace che ultimamente non ho tempo e ispirazione per fare delle foto.
Penso di essere ottimista. Penso che il tempo mi farà ritornare la mia ispirazione.
Penso a oggi e al mio taichong di aghi nelle gambe
Penso che è scesa la notte e come al solito tutti i rumori che mi tengono “compagnia” durante il giorno non ci sono più e rimango sola coi miei Penso e i miei fantasmi.
Penso al mio T9 che conosce perfettamente Donatella Raffai
Penso che dire Alzarsi con il piede sbagliato o Avere la luna storta sia una gran bella scusa.
Penso che ci sia sempre qualcosa dietro.
Penso che me ne andrei in Norvegia..nella terra del sole di mezzanotte..
Penso che “E penso a te” di Battisti sia un’altra grande poesia.
Penso che a Cavarzere faranno la notte bianca..allora ci sta anche l’adsl a Loreo.
Penso di sentirmi confusa e felice? No!
Penso che alle superiori avevo il portafoglio di Batz Maru.
Penso che le lenti a contatto non fanno per me.
Penso tra me e me.
Penso che ora me ne andrò a letto..

Listening to “Every morning” Sugar Ray

martedì 1 luglio 2008

"Imbarazzante giovinezza lamè.."




I fotoromanzi con Massimo Ciavarro rimangono decisamente i migliori.
Listening to "Pregherò" Adriano Celentano

mercoledì 25 giugno 2008

INTERVALLO

Se la mia vita fosse un film forse sarei solo una comparsa, forse sarei quella che muore subito, o quella che salta fuori ogni tanto, o la cattiva che ostacola i protagonisti. E vissero felici e contenti. Gli altri. Titoli di coda e scorgo ilo mio nome solo dopo quello degli sponsor e della cuoca della mensa degli attori. Forse mi illudo di essere la protagonista. Magari sarei quella che apre la porta in Non aprite quella porta, sarei la Maria Rosa de Il ragazzo di campagna, sarei quella che rimane intrappolata nella biblioteca de L'alba del giorno dopo, sarei la Joy Potter che non riesce a scavalcare la finestra di Dawson.. E mi viene il dubbio che la mia vita sia adatta a ben altri protagonisti, altri attori, migliori di me..forse è proprio perché finora nessuno mi ha mandato un copione!

Listening to “Rehab” Amy Winhouse

venerdì 20 giugno 2008

Portami fuori a cena Baustelle!

Ieri sera sono stata a vedere i Baustelle in concerto per la seconda volta nel giro di qualche mese. La prima volta risale all’otto marzo all’Estragon di Bologna. Si cambia location e si passa alla festa della birra (Porky’s Beer) a Cento (FE), tra il fango, l’erba scivolosa, il mercatino, il profumo di dolciumi, la porchetta e la birra attendo i Baustelle. Fumo. Mi sento come quella volta mentre aspettavo Nek in concerto a Piove di Sacco. Adolescente. Stavolta ho anche la fortuna di arrivare puntuale, e vedere la loro entrata. Lui in giacca elegante grigia e lei t-shirt bianca e gilet nero. Bellissimi. Preferisco questa location estiva, il palco, Baustelle, a sinistra la luna piena e alle mie spalle il luna park. Si pescano emozioni in ogni cd, si parte con una bellissima intro dal nuovo disco, si spazia da Charlie fa surf, a Alfredo, Baudelaire e quel suo verso che mi fa morire “datti al giardinaggio dei fiori del male” e poi si rispolverano vecchi pezzi, arriva I provinciali, una versione da paura de Il corvo Joe, a sorpresa Sergio, La guerra è finita, e addirittura La canzone di Alain Delon, una vera gioia per noi fan più smaliziati, poi un bellissimo medley tra Gomma e La canzone del riformatorio arrangiata nuovamente ma che comunque non manca di emozionarmi. Ma la sorpresa più grande è stata riconoscere dalle prime note Un romantico a Milano, la mia preferita, la canzone che a Bologna non avevano fatto e che io speravo tanto di sentire, occhi lucidi e mi godo lo spettacolo in questo posto dove anche la luna piena sembra gradire la musica dei Baustelle e la voce dolcissima e glaciale di Rachele. Dal vivo sono fantastici, chiudo gli occhi per percepire ogni minimo suono, poi li osservo. Osservo come Francesco riesce ad interpretare i suoi pezzi con grande maestria grazie ad un appropriato linguaggio di gesti e movenze, osservo Rachele prendere in mano il tamburello e battere il tempo con uno stile che solo lei sa fare..forse è ora di rivalutare il panorama musicale italiano no?

sabato 7 giugno 2008

Le ricette di Chloe Zivago per il matrimonio e l'adulterio di Olivia Liechtenstein.
Non so perchè ma questo libro me lo sono trovato in macchina stanotte..boh..
Ricetta per un bel pasticcio1 parte di donna sessualmente trascurata1 parte di
maschio insoddisfatto, esotico e cacciatore2 parti di voglia di avventura1
pizzico di stanchezza e di libera uscita solitària3 gocce di inebriante essenza
di desiderioMescolare il tutto e attendere il risultato (tenersi a debita
distanza perché potrebbe esplodere).
Listening to "L'amore non si spiega" Sergio Cammariere

domenica 1 giugno 2008

Questa sera ho potuto concludere che se hai un ematoma o una botta che ti fa male sul braccio sinistro tutti..e dico tutti ti toccheranno, picchieranno, sfioreranno con forza il braccio sinistro. Anche se devono solo passare, anche se ti salutano amichevolmente, anche se ti spingono scherzosamente.. é una legge.

Listening to "BEautiful that way" Noa

giovedì 29 maggio 2008

QUESTIONE DI SGUARDI. "I segnali spesso non significano mai.."

Ci sono sguardi che si incrociano per caso, sguardi fugaci, rubati, istanti e istantanei. Guardare per sedurre, osservare, perdersi in un gioco di sguardi, come una scena al rallentatore, dirsi qualcosa senza parlare, sguardi che ci emozionano o che ci fanno male, sguardi di intesa fra due persone. Sguardi ammiccanti o “solo” complici, affascinanti e misteriosi. Occhi che non riusciamo a fissare, altri in cui ci perdiamo e vorremmo perderci sempre, occhi che si schivano per paura, che spaventano o rassicurano, occhi che sanno sorridere e occhi che non smettono di piangere, occhi che ci rivelano senza che ce ne rendiamo conto e che lasciano trasparire qualcosa di noi che vorremmo rimanesse solo nostro..uno sguardo vale più di mille parole, se è una frase fatta un motivo ci sarà..

Listening to "Io vorrei..Non vorrei..Ma se vuoi" Lucio Battisti

venerdì 23 maggio 2008

'O Zulù! Che sia solo fame chimica?


Dj set fatto di revival anni 80-90 e qualcosa dei giorni nostri, per sbaglio. Trash, Rettore..Carrà. 883. Eiffel 65, sempre se eran loro quelli di I’m blue. I Vengaboys con Boom Boom Boom. La canzone de La storia infinita. Storico. E in fondo in fondo.. Meg, con Distante. E’ nella mia play list da una settimana, la consiglio. Mi sembra di sentire un tentativo nascosto di somiglianza con Björk, ma ci sta, questa le è uscita bene. Björk mi piace e Meg pure. E’ il mio consiglio del mese. Credo che Meg si ricordi soprattutto per uno dei progetti più carini della sua carriera, la canzone Nessuna Certezza in trio con Elisa e Federico Zampaglione (leader dei Tiromancino). Canzone che a suo tempo ho adorato, e che rispolvero volentieri. Ma anche Quello che sei per me con i 99 Posse era carina.. Trovo interessante quanto coraggioso il suo ritorno da solista..ma..quel bravo guaglione di Zulù?

martedì 6 maggio 2008

l'occhio di Ari

Sono tornata a Londra dopo quattro anni. E ripeto, era ora.. tornare in un posto così lontano dopo qualche tempo fa uno strano effetto, avvolta da un turbinio di emozioni indescrivibili. Lo ammetto, non ero pronta, non avevo realizzato il fatto di tornare a Londra fino a quando non ho ripercorso la strada che dall’aeroporto di Stansted mi porta direttamente nel centro della città. Ho riconosciuto delle vie familiari, cazzo fa fico definire famigliare un posto come Londra. Forse sarà troppo ma io Londra me la sento dentro, l’ho sentita un po’mia fin da subito, amore a prima vista. Arrivo in tarda serata, seduta in uno dei taxi neri, con l'autista a sinistra e il portafoglio pieno di sterline...cosa posso desiderare di più??! Hotel a South Kensigton, stanze come cuccette, ascensore scricchiolante, impera la moquette, assenza di bidet, camera impostata da corridoio e leggermente squallidina. Non mi aspettavo granchè, però non mi lamento, a pochi passi dalla “tube” e vicinissimo ad un market aperto anche di notte, un simil Apu londinese più ristretto e che vende la birra sottobanco anche se non può. Breakfast scarsa e poco sostanziosa, ma fortunatamente la zona ci offre ricche colazioni all’inglese a 5 sterline o poco più. Non mi lamento nemmeno del clima, di pioggia ne abbiamo presa abbastanza ma solo il primo giorno, poi ci siamo godute due giorni di cielo limpido e un bel sole caldino. Una cosa che mi piace è accendere la tv e vedere le previsioni meteo, non capirne molto ma vedere la sagoma della Gran Bretagna, mi fa strano, sempre. Ho visto il cambio della guardia, e mi dispiace dirlo ma credo sia tutto tempo perso, se poi attendi l’evento sotto la pioggia la cosa mi scazza ancora di più, le guardie che stanno ferme impalate tutto il giorno. A un tratto si muovono, fanno due passi di marcia, roteano il fucile, e si rimettono ferme. E noi le fotografiamo. Però mi sono rifatta con un giro alla National Gallery e al British Museum, ingresso gratuito. Nel primo spicca la stele di Rosetta e nel secondo basta solo osservare come ci accoglie l’edificio per restarne stupiti. Ce l’ho fatta finalmente..ho fatto il giro nella tanto attesa ruota panoramica di Londra, il London Eye, confesso di non averla guardata tutta prima di salirci, per paura di cambiare idea, gran bel panorama, anche se leggermente soporifero ma mi sono trattenuta sveglia per osservare il cielo da lassù. Adoro Notting Hill e i negozietti e le bancarelle che ci sono lì, cose assurde, guantoni di cuoio, accessori vintage per giocare a golf, mezzi busti, manichini, macchine fotografiche, vecchi abiti retrò, collane, orecchini..di tutto. Nelle stazioni della metro, una voce dall’oltretomba ci avverte di fare attenzione al gradino tra la banchina e il treno. Ci sono anche dei manifesti che ribadiscono il concetto. Mind the gap. Giro di rito al museo delle cere (Madame Tussaud’s), e relax lungo Oxford Street, di importante rilevanza Hamley’s, un negozio di giocattoli enorme, dove tutti i commessi sembrano degli eterni Peter Pan, sbarbati e pagati per giocare e dispensare sorrisi, e dove ho scoperto che vendono la neve finta, una sorta di prodotto chimico che diluito con acqua diventa neve, ma.. troppo soffice. Ci sono un sacco di persone il cui unico lavoro è reggere un cartello. Sul cartello c’è la pubblicità di qualcosa. Spesso è solo un negozio che dista a mezzo metro. Il Tower Bridge è sempre un’emozione, è forse il mio scorcio di Londra preferito, si vede come si incrocia il moderno con l’antico, la storia e l’evoluzione, unica concorrenza il Big Ben. Qui sembrano tutti attori, tutti diversi, e camminare per le vie del centro è come stare in un film. Ho tralasciato un po’ di cose non perché meno importanti ma perché altrimenti potrei fare un blog solo su Londra, vi consiglio vivamente di portare i vostri figli al Natural History Museum, famoso per il dinosauro gigante (che a me non esalta granchè) ma soprattutto interessantissimo e curato nei minimi dettagli. Per i figli più grandi consiglio un giro per Camden Town fa sempre bene e ci trovi sempre qualcosa da comprare risparmiando qualche sterlina, per le mamme invece basta rinchiuderle da Harrods, troppo enorme e dispersivo, e non fa proprio per me.. Mi dispiace solo di non essere riuscita a fare un paio di cosette che avevo in programma, vedi passare per l’Holland park e fare una foto (leggermente fuori mano), andare da Tesco e prendere la salsa barbecue (mi sono dimenticata) e mangiare jappo al Wagamama (sempre troppo full)..ma non ha importanza, dovrò pur ritornarci ancora! Faremo anche questo sforzo..


Listening to "Have a nice day" Stereophonics

mercoledì 23 aprile 2008

Era ora!

Domani a quest’ora dormirò sotto il cielo londinese. Non mi pare vero. Mi sembra di guardare questo viaggio e i preparativi sotto l’ottica di una terza persona. Non lo so, non ho ancora realizzato il tutto. Forse è anche l’elemento valigia che non mi fa sembrare di dover partire, eh si non l’ho ancora preparata. Il volo è fissato per le 22,30. Arrivo nella city previsto per le 23 e 30, per chi non lo sapesse a Londra si anticipa l’orario di un’ora, praticamente si mette la lancetta indietro di un’ora ahah. Starò via solo tre giorni pieni, peccato, amo Londra, amo respirare l’aria di Londra, amo essere a Londra, amo dire che vado a Londra, la amo anche se non ha il bidet. Voglio essere ambiziosa e trovare un paio di converse abbordabili rosa antico, una maglia col mirino e una t-shirt col cappuccio. Voglio superare il mio sogno e farlo diventare realtà: salire sul London Eye. Londra è stata la mia prima avventura fuori casa, mai preso un aereo prima, mai uscita al di fuori della provincia-regione-stato-ecc.. e mi ritrovai nella città, caos di gente multietnica ferma al semaforo in attesa del verde (adoro la scena della massa che attraversa la strada), che corre per non perdere la metro, che passeggia, che mangia per strada camminando, che fa footing.. Non mi par vero di tornarci dopo 4 anni. Non voglio perdere nemmeno una sensazione, imprigionerò (nel mio taccuino) tutto ciò che sono in grado di fare. Stansted non fare scherzi, che già sono 26 € a bagaglio in stiva! J’arrive..


Listening to "All I wanna do" Sheryl Crow

martedì 22 aprile 2008

come don chisciotte

Sono soddisfatta. Sono contenta. E’ bello avere una soddisfazione dopo un periodo “tranquillo”. Sembra quasi che te la sei meritata e goduta di più. Sudata e guadagnata. Credo di avere capito cosa voglio fare da grande, credo di essere desiderosa e volenterosa di imparare, di ricevere tante porte in faccia e di ricevere anche qualche complimento. E’ una gran bella sensazione. Solo sogni e tante fantasie. Forse conta davvero crederci su una cosa. E io ci voglio credere, punto tutto su di me, punto tutto quello che ho. Mi piace rischiare. E intanto mi rimbocco le maniche..

Listening to “Crazy" Aerosmith

venerdì 11 aprile 2008

Oreeoo Oreeoooo Oreeeeooooo.. ?!?

In tutto il mondo, ogni volta che un biscotto OREO incontra il latte, grandi e bambini riscoprono il gusto di stare insieme.

lunedì 7 aprile 2008

consigli utili e non specchi per allodole

Girando per la rete ho trovato questo test fatto molto bene. Io non faccio politica, non ne so nulla e non rieco a sostenere una conversazione a riguardo. Ma questo ve lo conseglio, per fare un po' di chiarezza, per toglierci ogni dubbio, o semplicemente per provare. Domenica tutti a votare eh!


http://www.voisietequi.it/risposte_utente.html

Listening to "Shpalman" Elio & Le Storie Tese

sabato 29 marzo 2008